MOSTACCIOLI: STORIA, TRADIZIONE E RICETTE DEL BISCOTTO NATALIZIO

I profumi del Natale

Il Natale è un momento magico in cui tradizioni, usanze e condivisione si mescolano.

Il Biscotto natalizio per eccellenza

Tra calzoncelli, cantucci, occhi di bue e panfortini, a vincere sono senza dubbio i mostaccioli: i biscotti natalizi per eccellenza.

Un tipico biscotto a forma di rombo, grande circa 10-12 cm, o anche 6 cm, nella sua variante mignon.

Si tratta di un dolce a lunga conservazione, economico e molto versatile: in genere viene preparato in anticipo, per poi essere gustato durante tutto il periodo natalizio.

Ciascuna regione infatti, ha rivisitato l'originale ricetta campana, composta da farina, acqua, cacao, pisto, e aromi vari, come cannella, anice e noce moscata, e una glassa esterna al cioccolato fondente.

Dall'antica ricetta nascono le rivisitazioni più svariate, che fanno di questo biscotto un dolce dalle mille sfumature.

Le varianti più conosciute e amate sono quelle pugliesi, calabresi e molisane. 

Vediamo insieme quali sono, ma prima un piccolo cenno storico. 

Un biscotto dalle antiche orgini 

Il termine mostacciolo deriva dal latino mustum, in riferimento al mosto, un ingrediente povero ricavato dalla pigiatura degli acidi d'uva e utilizzato dagli antichi per rendere alcune ricette più dolci .

Secondo un'altra interpretazione, il termine deriva da mustax, ovvero alloro.

In antichità, in vista delle nozze, si preparava una focaccia, detta mustaceum: un dolce circondato di foglie di alloro che, in fase di cottura, donavano gusto e sapore alla preparazione.

Nonostante le diverse interpretazioni, sulle origini antichissime dei mostaccioli, sembrano essere tutti d'accordo.

Già nel De agri cultura, opera di Catone scritta intorno al 160 a.c, si fa riferimento ai mustacchi, alcuni dolci a base di farina, mosto, anice, cumino e alloro.

Con il tempo poi, la ricetta originale si è trasformata, assumendo aspetto e gusti differenti, dal Nord al Sud.

Ricetta pugliese: i mustazzoli

La ricetta pugliese tradizionale ha come ingrediente principale il vin cotto, una bevanda a base di mosto d'uva o fichi, molto utilizzata nella cucina pugliese, in particolare durante i periodi festivi per la preparazione di dolci e biscotti. 

 L'aggiunta del vin cotto rende i mostaccioli pugliesi morbidi, anche se consumati dopo tanto tempo.

La ricetta pugliese originale non prevede la copertura al cioccolato, ma qualche goloso ha pensato bene di rivisitarla e aggiungere del cioccolato per un delizioso ripieno o un'irresistibile glassa esterna. 

Ricetta calabrese: i 'nzuddi

L'antica ricetta calabrese prevede l'utilizzo di farina, miele e mosto caldo.

Se pensate di assaggiare un mostacciolo calabrese con la classica forma a rombo, beh...

dovrete ricredervi.

Croccanti, dalla consistenza dura e compatta e dalle forme più svariate: la particolarità della rivisitazione calabrese sta proprio nell'aspetto donato ai biscotti: animali, fiori, simboli natilizi...

Ma la forma più tipica dei mostaccioli calabresi è quella del patrone del proprio paese.

Ricetta molisana: la tradizione del centro Italia

Abbiamo visto come ogni regione ha la sua tipica preparazione per questi fantastici biscotti natalizi. 

Nel centro Italia, sono molto amati i mostaccioli molisani. 

Qui non solo hanno una propria ricetta , ma l'antica usanza prevede un vero e proprio rituale.

Nella notte del 24 dicembre, gli abitanti dei borghi molisani si riuniscono intorno ad un grande falò del proprio paesello. 

Mentre gli uomini si occupano di alimentare il fuoco con rami di abete bianco e ginestra, le donne offrono questi fantastici dolcetti natalizi. 

Nella ricetta molisana, troviamo in più alcuni ingredienti come il miele, la scorza d'arancia e le spezie, con delle farciture morbide e cremose, per un gusto finale riconoscibile fin dal primo morso.

Dove comprare i mostaccioli

Il nostro consiglio è sempre quello di scegliere dei prodotti artigianali, con materie prime scelte accuratamente.